Giocando si impara
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Il gioco ha un ruolo importante nell’aiutare i bambini a essere attivi, per imparare a fare delle scelte e aumentare la padronanza della pratica nelle azioni da svolgere.
I bambini man mano che crescono devono avere esperienza con una gamma di contenuti molto ampia (arte, musica, lingua, scienza, matematica, relazioni sociali), perché ognuna di queste materie è importante per lo sviluppo di un cervello complesso e integrato.
Il gioco lega le attività sensoriali a quelle motorie, cognitive e alle esperienze socio-emotive offrendo il substrato ideale perché il cervello si sviluppi al meglio.
A cosa serve il gioco per i bimbi?
Secondo Maria Montessori, il gioco è indispensabile per sviluppare varie competenze e capacità:
- Volontario, piacevole, propositivo e spontaneo
- La creatività espansa utilizzando capacità di problem solving, abilità sociali, competenze linguistiche e abilità fisiche
- Aiuta ad espandere nuove idee
- Aiuta il bambino ad adattarsi socialmente
- Aiuta a contrastare i problemi emotivi
Se è vero che il gioco è il lavoro del bambino, i giocattoli sono i suoi strumenti.
Attraverso i giocattoli, i bambini imparano a conoscere se stessi, gli altri e il mondo che li circonda. I giocattoli insegnano ai bambini a:
- Capire come funzionano le cose
- Avere nuove idee
- Costruire il controllo muscolare e la forza
- Usare la loro immaginazione
- Risolvere i problemi
- Imparare a collaborare con gli altri
Le caratteristiche del gioco dovrebbero aiutare l’immaginazione e allargare le esperienze del bambino.
Ma si sa che al giorno d’oggi l’esperienza di gioco per i bambini sono molto diverse da quelle dei loro genitori.
Con la continua espansione dell’era digitale e l’utilizzo aumentato di TV, video, cellulari, videogiochi e internet, i bambini spendono sempre più tempo in un intrattenimento passivo. L’unico movimento sembra essere quello minimo degli arti superiori che al massimo interagiscono con una tastiera, un touch screen o un joypad.
I giocattoli oggi sono sempre più spesso dipendenti da computer o sistemi elettronici che ne dettano l’esperienza di gioco. Tutto questo priva i bambini di un gioco fatto con altri bambini, sbilanciato tutto verso la ricreazione individuale anziché l’interazione sociale. I genitori si devono sforzare di capire le esigenze di gioco del loro bambino e di fornire un ambiente migliore per soddisfare queste esigenze.